IMPIANTI DI POTABILIZZAZIONE
e trattamento delle acque primarie
Geco realizza e conduce impianti di potabilizzazione e trattamento delle acque primarie

Geco Progetta, realizza e gestisce impianti di potabilizzazione necessari per modificare le caratteristiche e migliorare la qualità dell'acqua e così ottenere acqua idonea al normale consumo domestico ma anche per usi industriali come fonte di alimentazione dei circuiti.
Implementiamo diverse tipologie impiantistiche di rimozione del materiale organico ed inorganico di natura fisica, chimico-fisica e biologica in funzione del tipo di sostanze da eliminare dall'acqua grezza di origine superficiale (mari, fiumi, laghi naturali e artificiali) e anche per le acque profonde con un alto contenuto di sostanze organiche ed un elevato numero di colibacilli.
La sequenza dei processi di potabilizzazione da adottare è progettata per garantire all'acqua trattata:
- idonee caratteristiche organolettiche: sapore, odore, colore, torbidità;
- idonee caratteristiche fisiche: come temperatura, conducibilità elettrica e pH;
- idonee caratteristiche chimico-biologiche: come la durezza, la salinità, i microinquinanti, il carico organico, la vita microbiologica (es. rimozione dei patogeni tramite disinfezione).
Le sostanze che devono essere rimosse durante il trattamento di potabilizzazione possono essere di origine naturale (ferro e manganese presenti nell'acqua di origine profonda, idrogeno solforato presente nelle acque di falda o in aree vulcaniche, i solfati presenti nelle acque profonde ed in zone ad attività termale) o di origine antropica (metalli pesanti, come antimonio, arsenico, piombo, in concentrazioni rilevabili originati dagli scarichi industriali; microinquinanti organici come idrocarburi, fitofarmaci e solventi, ammoniaca, nitriti, nitrati, ecc.). Inoltre le acque grezze contengono anche forma di vita microbiologica come: plancton, benthos, miceti, protozoi, batteri banali e patogeni e anche virus.
Tecnologie applicate:


La filtrazione a sabbia è una tecnica di filtrazione classica e consolidata, è affidabile e ha possibilità di raggiungere rimozioni di oltre il 99.9%.
Questo meccanismo si applica per la rimozione di solidi sospesi, composti inorganici, metalli pesanti, radionuclidi, composti organici e microrganismi in trattamenti primari, pre-trattamenti e affinamento di acque.
L’acqua da trattare, percolata dall’alto, è fatta passare attraverso questo sistema di filtri. I solidi rimossi dall’acqua vengono intrappolati entro i pori alla superficie del mezzo filtrante. L’operazione di filtrazione avviene in continuo. I filtri vengono mantenuti sommersi grazie all’azione di una valvola di regolazione posizionata sulla linea di scarico del sistema di drenaggio. Sulla superficie del letto filtrante si verificano i processi biologici e chimico-fisici comuni a vari tipi di filtri.
Su tale superficie, ad esempio, si forma una pellicola biologica che intrappola le particelle di piccole dimensioni presenti nell’acqua e opera una degradazione della materia organica. Questo deposito comporta un progressivo intasamento del letto filtrante, con aumento delle perdite di carico, e rende così necessaria la periodica rimozione dei solidi depositati (“controlavaggio”). La pulizia del filtro si effettua in cicli da 1 a 6 mesi, rimuovendo lo strato fangoso alla superficie del filtro.



